Marina Raskova, morta proprio il 4 gennaio 1943 in volo, è stata la soldatessa sovietica che maggiormente ha colpito l’immaginario collettivo mondiale del dopoguerra.

[...] Quando, dopo lo scoppio della guerra, la Germania lanciò l’Operazione Barbarossa, l’invasione dell’ex alleato, la Raskova di rese conto che migliaia di donne volevano arruolarsi nell’aviazione, mentre molte altre lo avevano già fatto in fanteria. A detta di molti soldati tedeschi, le soldatesse rosse erano le più coraggiose e spietate.

Ma il comando centrale era restio a questo tipo di operazioni e così la Raskova, forte della popolarità conseguita, andò da Stalin in persona e gli disse che o le davano gli aerei per difendere la Madre Russia o lei se li sarebbe andati a prendere. Così Stalin cedette e la Raskova poté selezionare mille donne tra piloti, meccanici, personale logistico, etc. A quel punto, dopo un addestramento, furono formati tre reggimenti aerei, il più celebre dei quali, immortalato in libri, film, francobolli, era il 588° Bombardamento Notturno, che effettuava operazioni solo di notte.

Pare che all’inizio il 588° conducesse le incursioni a bordo di antiquati biplani che prima della guerra irroravano i campi. Fu il capitano tedesco Johannes Steinhoff che inventò per loro il nome che le avrebbe accompagnate per sempre: Nachthexen, streghe della notte.

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