L'ergastolo è una pena detentiva a carattere perpetuo inflitta a chi ha commesso un delitto particolarmente grave.

Nel 2013 una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che tale pena viola i diritti umani quando la scarcerazione sia espressamente proibita o quando non sia previsto nell'ordinamento che, non oltre i 25 anni di detenzione, il condannato possa chiedere a un organismo indipendente dal governo una revisione della sentenza o un alleggerimento di pena.

Il termine "ergastolo" deve il suo nome al luogo fisico nel quale il condannato scontava le condanne classificate nel gergo burocratico carcerario con l'espressiva locuzione "fine della pena: mai" (recentemente nella scadenza della pena viene indicato il 31/12/9999). Nella Roma antica il termine ergastulum indicava propriamente un campo di lavoro al quale venivano destinati gli schiavi puniti, dal quale spesso non erano destinati a uscire. La radice greca del nome dalla quale è mediato il termine latino si riferisce proprio al lavoro, in questo caso forzato.

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