La ritina di Steller (Hydrodamalis gigas Zimmermann, 1780) era un grosso mammifero marino erbivoro. Era il rappresentante di maggiori dimensioni dell'ordine dei Sireni, che comprende i suoi stretti parenti attuali, il dugongo (Dugong dugon) e i manati (gen. Trichechus), e «fatta eccezione per le grandi balene, probabilmente il più grande mammifero vissuto in tempi storici».

Venne scoperta dai naufraghi della spedizione guidata da Bering, che nel 1741 furono trascinati da violente tempeste su una piccola isola (l'isola di Bering, delle Commodoro) e costretti a restarvi fino all'estate successiva: spinti dalla necessità di procurarsi il cibo, i naufraghi finirono per scoprire che quello sconosciuto lembo di terra ospitava una quantità di animali ignoti, tra cui anche la ritina di Steller, allora diffusa anche sull'altra isola delle Commodoro, quella del Rame. Il medico di bordo della spedizione guidata da Bering era il naturalista Georg Wilhelm Steller (1709-1746); durante il forzato soggiorno sull'isola egli osservò attentamente i giganteschi Sirenidi, e ne diede poi una dettagliata descrizione.

Dopo 27 anni dalla scoperta da parte degli europei, il mammifero lento e facilmente catturato fu cacciato in estinzione per la sua carne, grasso e pelle.

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