Le lance di salvataggio del RMS Titanic svolsero, in occasione del naufragio del leggendario transatlantico, avvenuto nella notte tra il 14 ed il 15 aprile del 1912, un ruolo determinante nelle operazioni di abbandono della nave da parte dei passeggeri e dei membri dell'equipaggio presenti a bordo.

Il Titanic era dotato di sole 20 lance con una capacità totale di 1.178 posti, insufficienti per tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio. A bordo, infatti, erano imbarcate 2.223 persone e solo il 53% di esse avrebbe potuto mettersi in salvo sulle lance.

Tutte le 20 lance di salvataggio furono ammainate in mare durante il naufragio del Titanic ma le ultime due, le zattere pieghevoli A e B, furono travolte dall'acqua pochi minuti prima dell'inabissamento; la zattera A vagò per l'oceano semiallagata (all'interno vi erano 30–35 cm d'acqua), mentre la pieghevole B si capovolse completamente.

Circa 50-60 persone riuscirono a raggiungere a nuoto i relitti delle due imbarcazioni, molte delle quali morirono di ipotermia durante la notte. I superstiti vennero recuperati la mattina seguente dalle lance di salvataggio numero 14, numero 12 e numero 4.

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