La spedizione di Lewis e Clark (1804-1806), condotta da Meriwether Lewis e William Clark, fu la prima spedizione statunitense a raggiungere la costa pacifica via terra. Thomas Jefferson, l'allora presidente degli Stati Uniti, aveva a lungo pensato ad una spedizione di questo tipo ma l'aveva considerata sempre troppo rischiosa, mentre già nel 1785 in Francia si pensava ad una migliore esplorazione della zona pacifica del nord-ovest. Sempre nel 1785 Jefferson, all'epoca ambasciatore statunitense a Parigi, apprese che re Luigi XVI di Francia stava ufficialmente pianificando la partenza di una spedizione con scopi, secondo la versione ufficiale, meramente scientifici. Jefferson nutriva dei dubbi al riguardo, i quali vennero confermati dalle prove fornite da John Paul Jones. Ad ogni modo la missione fu fermata dalle pessime condizioni atmosferiche nel 1788.

Nel 1786 John Ledyard, che navigò con James Cook nel Pacifico del nord-ovest, disse a Jefferson delle sue intenzioni di attraversare la Siberia, issare una bandiera dei commercianti di pelli russi per passare l'oceano ed in seguito proseguire via terra fino a Washington. Ledyard era un americano e quindi Jefferson sperò nel suo successo che però non arrivò. L'esploratore era ormai giunto in Siberia quando venne arrestato dagli uomini della zarina Caterina la Grande e deportato in Polonia.

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