Chi doveva munirsi di coraggio per affrontare situazioni terrificanti, metteva in tasca le foglie di ruta. Per le sue molteplici proprietà curative, ma anche per la sua azione anafrodisiaca, nel Medio Evo veniva coltivata nei conventi e veniva data in insalata ai monaci per inibire gli impulsi sessuali

un tempo usata come digestivo, per stimolare il ciclo mestruale e contro i dolori, la ruta oggi non è più impiegata, se non in omeopatia. In erboristeria e fitoterapia si usa invece la rutina .

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