Un team di ricercatori giapponesi ha svelato il segreto del "sudore rosso" degli ippopotami, identificando le sostanze chimiche responsabili dell'antico mito secondo cui questi animali suderebbero sangue. In realtà, le secrezioni degli ippopotami sarebbero una mistura di due pigmenti instabili - uno rosso, l'altro arancione - che agiscono sia da crema solare sia da antibiotico, contribuendo inoltre a mantenere freschi gli animali. Chiunque si sia avvicinato a un ippopotamo (Hippopotamus amphibius), conosce bene le secrezioni scarlatte che ricoprono la sua schiena, il volto e il retro delle orecchie. Quando si trovano all'asciutto, gli animali tendono a produrre una quantità maggiore di questa sostanza rispetto a quando nuotano nei fiumi o nei laghi: per questo motivo, molti esperti ritenevano che si trattasse di una specie di sudore. Kimiko Hashimoto dell'Università farmaceutica di Kyoto e colleghi hanno raccolto il fluido dalla faccia e dalla schiena di due ippopotami e hanno analizzato le sostanze chimiche in esso contenute, individuando così i due pigmenti. Il composto è in grado di assorbire gran parte dello spettro solare, proteggendo gli animali dai raggi ultravioletti dannosi. Inoltre, il composto rosso limita la crescita di batteri quali Pseudomonas aeruginosa e Klebsiella psneumoniae, che causano alcune malattie. La scoperta è stata descritta in un articolo pubblicato sulla rivista "Nature". Y. Saikawa et al. Nature, 429, 363 - 321, doi:10.1038/429363a (2004).

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