La caratteristica più importante dei roditori, quella che dà il nome all'ordine, sono i caratteristici denti: essi sono quattro incisivi, due siti sulla mascella e due sulla mandibola, sprovvisti di radice o dotati di radici poco profonde ed aperte. Gli incisivi dei roditori sono ricoperti di smalto solo sulla facciata rivolta verso l'esterno, mentre nella loro parte interna la dentina è direttamente esposta: pertanto, la consunzione del dente è differente sui due lati, il che provoca il suo affilamento con l'usura. L'animale si serve di questi denti per rosicchiare il cibo, ma alla bisogna essi possono essere utilizzati anche per difendersi mordendo gli aggressori o per scavare. La crescita degli incisivi è continua e misurabile in 2–3 mm alla settimana nella maggior parte delle specie, mentre nei roditori scavatori ed ipogei essa è maggiore e raggiunge i 5–6 mm alla settimana. Durante il letargo, per evitare una crescita eccessiva del dente che non viene usurato, la crescita viene rallentata. Gli incisivi dei roditori crescono secondo una caratteristica curvatura verso l'interno, che è maggiore negli incisivi superiori rispetto a quelli inferiori: se lasciati crescere indiscriminatamente, i denti superiori hanno andamento spiralato all'interno della cavità orale oppure al di fuori di essa (arrotolandosi attorno alla bocca e di fatto bloccandola), mentre i denti inferiori si proiettano verso l'alto all'esterno della bocca.

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