In ventidue secondi (altri quattro che compongono i ventisei totali non riguardano il corteo presidenziale) impressi su una pellicola 8 millimetri Abraham Zapruder filmò la scena più famosa della storia contemporanea.

[...] Nel pomeriggio del 22 novembre, si erano già mossi gli organi di stampa: il più veloce fu Richard Stolley, un dirigente della casa editrice proprietaria del periodico Life intenzionato ad acquisire i diritti del filmato.

La mattina del 23 novembre 1963 Stolley si recò nell’ufficio del sarto e trattò la cessione dei diritti: dopo una breve discussione Stolley offrì 50.000 dollari, cifra accettata da Zapruder per poter riprodurre i fotogrammi del filmato. Il giorno successivo l’editore di Life, C.D. Jackson, pagò a Zapruder altri 150.000 dollari per acquistare i diritti di riproduzione televisiva e cinematografica. Fu ancora Stolley a trattare con Zapruder e da questa trattativa scaturì un fatto spesso interpretato come “copertura di un complotto”.

In realtà non è vero che il filmato fu nascosto agli occhi della pubblica opinione per non doversi arrendere all’evidenza di una cospirazione (anche perché le immagini non documentano la presenza di due o più sparatori in Dealey Plaza): si trattò invece di un accordo economico privato tra il proprietario del filmato e un editore.

Più informazioni: www.johnkennedy.it