Nella forma più semplice il periscopio è un tubo alle cui estremità vi sono degli specchi paralleli tra loro e posti ad un angolo di 45° rispetto alla linea passante per essi. In quelli più complessi è costituito da un insieme di prismi che riportano la visione su un piano diverso da quello iniziale, permettendo così una visione a giro d'orizzonte, mantenendo nascosto l'osservatore. Il periscopio fu utilizzato nei sommergibili, nei carri armati e nelle trincee durante la Prima guerra mondiale.

Il primo utilizzo del periscopio sembra vada attribuito a Johann Gutenberg, l'inventore della stampa, che lo usò per consentire ai pellegrini di vedere sopra le teste della folla ad una festa religiosa svoltasi ad Aquisgrana nel XV secolo. Simon Lake utilizzò periscopi nei suoi sottomarini nel 1902.

Prototipi di periscopi sperimentali erano stati inventati anche in Italia, da Paolo Tiulzi e uno dagli ingegneri navali Russo e Laurenti.

Uno sviluppo importante venne da Rudolf Gundlach, che produsse il periscopio girevole, permettendo ai comandanti dei carri armati di avere una visione a 360 gradi senza muoversi.

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