Dear Prudence è una canzone scritta da John Lennon (accreditata a Lennon-McCartney) del 1968, originariamente pubblicata come seconda traccia dell'album The Beatles, anche noto come White Album. La canzone parla di una benevola esortazione di John Lennon a Prudence Farrow, sorella minore dell'attrice Mia, ad uscire dalla sua stanza e condividere con loro i risultati delle lunghe sessioni di meditazione trascendentale all'interno della sua camera a Rishikesh. La ragazza, infatti, aveva persino smesso di mangiare tanto era assorta nella sua ricerca spirituale interiore. Dopo tre settimane in cui rimase chiusa nella sua stanza, George Harrison, seguito da John e Paul McCartney, cercò di portarla fuori dal suo stato di isolamento meditativo che, come affermato dalla stessa Prudence, la stava aiutando ad eliminare le grandi quantità di stress accumulato nel tempo. John e Paul presero le loro chitarre e le dedicarono questo brano recentemente composto da Lennon. La dedicataria del brano, riguardo l'ispirazione del brano, ha dichiarato in un'intervista che "ciò che ispirò la canzone fu che John vide la mia assoluta dedizione verso quel che stavo facendo, la mia intensità per acquisire qualunque cosa fosse necessaria al fine di sentirmi completa di nuovo" e che il celebre verso "Won't you come out to play?" ("Non vieni fuori a giocare?") si riferisce ad una domanda posta tra di loro: "Cosa significa essere più illuminati interiormente? In fondo significa essere in grado di giocare".

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