L'elefante del Borneo, o elefante pigmeo del Borneo (Elephas maximus borneensis) è una delle sottospecie dell'elefante asiatico, diffusa nella parte settentrionale dell'omonima isola (in particolare nella zona occidentale dello stato di Sabah e nell'estremo nord del Kalimantan). Le popolazioni di questo animale sono state decimate dalla pressione demografica, che ha portato le popolazioni locali a distruggere gran parte del loro habitat per far posto a insediamenti e campi coltivati; la costruzione di strade, inoltre, intralcia le loro rotte migratorie.

Le vie di comunicazione restano comunque affidate nell'isola principalmente ai corsi d'acqua, soprattutto nella parte indonesiana. La penuria di strade e ferrovie costituisce un grande vantaggio per la sopravvivenza dell'animale ma, data la particolare densità della giungla del Borneo, ne rende difficoltoso un censimento preciso. Secondo una stima del 2006, vi erano nell'isola tra i 1.100 e i 1.600 esemplari, ma non è specificato se tali esemplari fossero tutti Elephas maximus borneensis o comprendessero anche quelli indiani.

In seguito al definitivo riconoscimento dell'elefante del Borneo come specie autoctona dell'isola, la salvaguardia di questo animale è stata posta come priorità assoluta.

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