Le ciglia sono i peli che crescono sul margine delle palpebre (notare che si dice ciglio al singolare e ciglia al plurale) Proteggono gli occhi dalle impurità e, essendo sensibili al tocco, hanno le stesse funzioni alle quali assolvono le vibrisse dei gatti o dei topi, agendo in funzione di avvertimento quando un oggetto (ad esempio un insetto o la polvere) si avvicina all'occhio, che si chiude per riflesso.

Il termine greco per definire le ciglia è βλέϕαρον. Questo termine è spesso usato come radice di altre parole che definiscono disturbi o patologie a carico della regione delle ciglia (ad esempio blefarite, l'infiammazione del margine palpebrale, la zona di impianto delle ciglia, o anchiloblefaro, l'aderenza dei margini delle due palpebre).

Nell'embrione le ciglia si sviluppano fra la settima e l'ottava settimana. Analogamente, la ricrescita avviene in sette o otto settimane. Il colore può essere diverso da quello dei capelli, ma tendono a essere scure nelle persone che hanno capelli scuri e chiare in quelle che hanno capelli chiari. Osservando le palpebre si può notare che le ciglia s'impiantano sul margine libero in duplice o triplice ordine. Il numero delle ciglia è variabile, più elevato nella palpebra superiore rispetto all'inferiore, ma in genere compreso tra 150 e 200 contro i 50-150. Le ciglia della palpebra superiore tendono anche ad essere più lunghe, da 8 a 12 mm contro i 6–8 mm della palpebra inferiore.

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