"L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore, può darsi un giorno ti riesca a toccare, con i colori si può cancellare, il più avvilente e desolante squallore."

[Adriano Celentano, L'arcobaleno, 1999]

L’arcobaleno ha sempre attratto l’uomo per la sua spettacolarità, ma dietro questo meraviglioso fenomeno esistono delle spiegazioni scientifiche e convincenti di Marcantonio De Dominis che in seguito furono riprese da Isaac Newton nel XVII secolo. L'arcobaleno è un fenomeno luminoso che crea un arco naturale di sette fasce di colori, la cui posizione dipende dal punto in cui si trova l'osservatore e dalla posizione del sole; la posizione di un arcobaleno nel cielo è sempre dalla parte opposta rispetto al sole. L’arcobaleno è colorato perché la luce solare, di colore bianco, attraversando le gocce d’acqua sospese nell’aria, si scompone in sette colori come dimostrò per primo Newton aiutandosi con un prisma di vetro. Originariamente distinse solo cinque colori (rosso, giallo, verde, blu e violetto), solo più tardi introdusse l'arancione e l'indaco, come analogia alle 7 note musicali. Successivamente ulteriori studi portarono gli scienziati ha definire che i colori non fossero sette, ma sei, infatti, Newton aveva considerato un colore in più, intravedendo l’indaco fra il blu ed il violetto. I colori primari dell’arcobaleno, procedendo dall’interno verso l’esterno, sono violetto, indaco, azzurro, verde, giallo, arancione e rosso.

Più informazioni: www.coloriarcobaleno.net