Il nevo (in lingua latina naevus, nel linguaggio popolare neo) indica un tumore benigno dell'epidermide, che si presenta come una lesione cutanea elementare piatta (macula) o leggermente elevata (papula).

Il termine nevo viene impiegato per indicare anche specifiche lesioni o neoformazioni cutanee. Vengono perciò impropriamente indicate con tale termine oltre ai nevi veri anche le più svariate lesioni cutanee, dagli angiomi ai fibromi, dalle melanosi alle cheratosi.

In generale il termine può essere utilizzato anche in senso lato, intendendo come tale qualsiasi alterazione cromatica o morfologica, localizzata e persistente, presente sulla superficie cutanea.

Tutte queste motivazioni spiegano perché, nella terminologia scientifica, la parola "nevo" è seguita da un aggettivo che meglio la definisce.

Tutte queste motivazioni spiegano perché, nella terminologia scientifica, la parola "nevo" è seguita da un aggettivo che meglio la definisce.

Ad esempio:

se il nevo origina dal melanocita (cellule della pelle deputate alla produzione di melanina) allora si parla di nevo melanocitico;

se il nevo origina dai cheratinociti allora si parla di nevo epidermico.

se il nevo origina da periciti, cellule endoteliali, allora si parla di nevi vascolari;

se il nevo origina da cellule costituenti gli annessi cutanei (in generale, cellule derivate dall'ectoderma), allora si può parlare di nevi dermici, nevi sebacei, nevi verrucosi, nevi follicolari.

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