Cerusico è un termine con cui per molti secoli si indicò il chirurgo.

La sua etimologia deriva dal greco (cheir-cheiros: mano ed ergon: lavoro) divenuto in latino chirurgicus e quindi in epoca medioevale cirugicus-cirugico ed infine cerusicus-cerusico.

La figura del cerusico compare nel corso dell'alto medioevo, epoca in cui l'attività chirurgica viene relegata nelle mani di figure minori: barbieri, norcini, ambulanti.

Questo atteggiamento può essere spiegato con la natura stessa dell'atto operatorio che, praticato a quei tempi senza alcuna anestesia e in condizioni igieniche precarie, risultava particolarmente cruento e rischioso tanto da essere ritenuto un atto indegno di un medico.

Da notare che questo concetto si ritrova anche nel giuramento di Ippocrate che vietava a coloro che praticavano l'arte medica, di eseguire il taglio della pietra (la litotomia).

La mancanza di cultura generale e medica non impedì a questi cerusici di raggiungere traguardi importanti. Spesso furono degli ottimi e provetti operatori in quanto quella chirurgia non richiedeva altro che velocità di esecuzione e manualità.

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