La chitarra moderna ha origine dalla chitarra barocca che a sua volta deriva dallo strumento medievale a cinque corde chiamato quinterna. I primi liuti arabi erano montati con sole 4 corde di fili di seta da qui la parola "Chahar" quattro e "Tar" corde da cui la parola araba Qîtâra. Le prime chitarre medievali avevano quattro corde come pure il liuto: dal greco kithára, e poi dal latino cithara derivano i termini guiterne (quinterna), Gittern, citola e chitarra. Lo strumento più antico ritrovato simile ad una chitarra ha 3500 anni ed è stato scoperto nella tomba egizia di Har-Mose Sen-Mut. A sua volta le radici vanno trovate nel setar persiano (Iran) e nella citara. Dalla seconda metà del XVII secolo fino alla metà del XIX secolo, con i progetti e le innovazioni apportate in Spagna da Antonio de Torres, si ha la nascita del prototipo della chitarra classica moderna. La conseguente diminuzione della sonorità, data dal fatto che si passa a sei corde semplici dalle dieci (cioè 5 corde doppie chiamate cori) o dodici corde (6 corde doppie) in uso sulla chitarra barocca, fu compensata dall'allargamento della cassa e dall'apertura completa della buca in mezzo alla tavola armonica. La chitarra a sei corde sostituì la chitarra barocca perché più facile da maneggiare e suonare e con una struttura più robusta. Questo passaggio dalla chitarra barocca a quella moderna può essere paragonato alla sostituzione della viola da gamba con il violoncello.

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