Nell’antico Egitto chi uccideva un gatto, seppur involontariamente, era condannato a morte e quando un gatto moriva, anche per cause naturali, i proprietari usavano rasarsi le sopracciglia e il capo in segno di lutto.

La pupilla del gatto subisce cambiamenti di spessore e luce che ricordano le fasi lunari e veniva celebrato per la sua indole segreta e misteriosa e per la sensibilità alle manifestazioni magnetiche ed elettriche e persino la sua abituale posizione raggomitolata e la facoltà di dormire per giornate intere donavano a queste creature speciali l’immagine della meditazione, addirittura esibita ad esempio per i candidati all’iniziazione rituale.

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