Il conte di Montecristo (Le Comte de Monte-Cristo) è uno dei più famosi romanzi d'appendice attribuiti ad Alexandre Dumas, fu completato nel 1844 e pubblicato nei due anni successivi come una serie in 18 parti. Marsiglia, 1815: anno della Restaurazione Borbonica. Edmond Dantès è un giovane marinaio della nave mercantile Pharaon che sta per essere promosso a capitano; inoltre, è in procinto di sposarsi con l'amata fidanzata Mercédès. Mosso dall'invidia, Danglars, scrivano della nave e aspirante da lungo tempo alla nomina di capitano, organizza una trappola per incastrare Edmond e strappargli, così, l'agognata promozione. Con la complicità di Fernand Mondego (cugino di Mercédès e dichiaratamente innamorato di lei, seppur respinto) e Gaspard Caderousse (invidioso vicino di casa di Dantès), Danglars scrive una lettera anonima, dove denuncia Edmond accusandolo di essere un agente bonapartista. La missiva finisce nelle mani del sostituto procuratore del re e magistrato pubblico Gérard de Villefort. Quest'ultimo, desideroso di mostrarsi degno di entrare a far parte della ricca famiglia dei marchesi di Saint-Méran (filo monarchici) per poterne sposare la figlia Renée, e allo stesso tempo proteggere il proprio padre (attivo bonapartista), manifesta una particolare inflessibilità contro Dantès (nonostante sia consapevole della sua innocenza ed estraneità alle accuse) ed emette contro di lui un ordine di arresto.

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