Il flagrum (plurale flagra, dall'indo-europeo comune *bhlag, «colpire») è un piccolo flagello romano, principalmente utilizzato come punizione corporale all'interno del sistema giudiziario dell'Antica Roma.

Non abbiamo notizie precise sulla forma dei flagra, in quanto non esisteva un unico modello a cui attenersi e quindi ciascuno poteva regolarsi come meglio poteva, usando materiali diversi (corde, catene, cuoio, etc.).

Ci sono notizie sulla possibilità di usare flagelli fatti di corde con alle estremità o lungo tutta la corda pezzi di osso (normalmente astragali di animale, perlomeno in ambito cultuale dei sacerdoti di Cibele) o di metallo contundente. In questi casi la frusta assestava dei colpi pesanti e laceranti.

Nella Civiltà romana, questo strumento tradizionale di punizione corporale era solitamente utilizzato per la flagellazione e come supplizio preliminare per coloro che dovevano essere giustiziati (anche tramite crocifissione). Era applicata però solo ai non cittadini; i cittadini romani erano di solito esentati da tale punizione ignominiosa e dalle conseguenze spesso irreversibili (corpo mutilato o addirittura la morte).

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