Scellino è il nome usato in lingua italiana per indicare monete di vari paesi corrispondenti al soldo, la moneta pari a un ventesimo di libbra di Carlo Magno. Lo scellino valeva quindi 12 denari (pfennig, penny ecc.).

Questo nome è stato usato sia in monete oramai non più in uso che per indicare monete e valute ancora in circolazione. Si pensa che la parola derivi dalla radice skell-, "suonare/risuonare", con il suffisso diminutivo -ing ed è attestata in numerose varianti: skilling (alto tedesco e svedese), schillinc (medio tedesco), schelling (olandese), schilling (tedesco), shilling (inglese) ecc.

L'abbreviazione per scellino è s, dal latino solidus, il nome di una moneta romana. Spesso è scritto informalmente con un segno barra, ad es. 1/6d significa 1 scellino e sei pence (spesso letto in inglese come "one and six"), o, se non ci sono pence (plurale di penny), con un trattino, ad es. "11/-". Molto spesso è usato un segno triangolare o un apostrofo, ad es. "1'6" e "11'-". In Africa è spesso abbreviato con sh.

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