Nonostante il tipo di pietra utilizzato per la testa della Sfinge sia di qualità migliore rispetto a quello usato per il corpo, il volto è la parte più danneggiata del monumento. La causa, tuttavia, non è solamente da attribuire al deterioramento naturale, ma anche all'azione dell'uomo.

Infatti il naso è stato completamente rimosso, mentre la bocca e gli occhi sono stati gravemente danneggiati. Contrariamente a quanto alcuni pensano, il naso della Sfinge non fu distrutto in epoca napoleonica, ma nel 1378, ovvero in epoca mamelucca, per opera dello Shaykh sufi Muḥammad Ṣāʾim al-Dahr, appartenente alla khanqa di Saʿīd al-Suʿadāʾ, irritato per i doni che i contadini del posto offrivano alla Sfinge, anziché alla sua confraternita, come scrisse lo storico arabo al-Maqrizi.

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